Idrokinesi come cura e come strada per migliorare la vita
Ricerche scientifiche continuano ad avvalorare la tesi dell’evoluzionista Darwin: l’acqua è fonte di vita. E di benessere. Non per niente i bambini sono composti dal 75% di acqua, percentuale che si riduce al 60% in età adulta: vivere galleggiando nell’acqua piace pure alle nostre cellule!
Ma perché fa così bene immergersi e muoversi in acqua? In questo articolo capiamo prima quali sono i benefici della ginnastica in acqua, sia per la terapia riabilitativa che per altri acciacchi più o meno cronici. Infine troveremo un efficace elenco di quali aspetti non sottovalutare nella scelta del luogo dove svolgere la propria terapia di benessere!
I benefici della ginnastica dolce in acqua
Intanto chiariamo che chi fa ginnastica in acqua non fa certo meno fatica rispetto alla “terra ferma”: la resistenza del liquido rispetto all’aria è di circa 80 volte superiore. Questo ci costringe a rallentare i nostri movimenti, ma li rende anche meno traumatici per muscoli e ossa coinvolti.
Inoltre, il peso corporeo percepito è solo il 10% di quello reale: sentendoci così “leggeri” ci verrà facile non caricare stress sulla colonna vertebrale e sulle articolazioni, magari già danneggiate dopo un infortunio. Il naturale massaggio dell’acqua sui tessuti, poi, favorisce la circolazione sanguigna, migliorando anche situazioni di vene varicose, ritenzione idrica e gonfiore delle gambe.
Ma la ginnastica dolce non è una cosa da persone âgée? No, non è vero! Perché “ginnastica dolce” è semplicemente un modo di definire esercizi che non comportano scatti di potenza, ma che possono invece aiutare a tonificare il corpo di chi passa ore e ore seduto alla scrivania, senza costringerlo a sudate sessioni di palestra.
E la ginnastica dolce in acqua unisce quindi i benefici di entrambe le pratiche, rigenerando organismo e mente (perché, si sa, fare movimento rilascia le endocrine, gli ormoni della felicità!) e l’acqua, di per sé, ci rilassa (retaggio dei nostri 9 mesi nel grembo di mamma).
Riabilitazione e cura… ma non solo!
Certo, molti conoscono la ginnastica in acqua per scopo fisioterapico, ma forse non tutti sanno che la riabilitazione in acqua è solo una delle molte “terapie acquatiche”. In acqua, infatti, è possibile non solo ristabilire le migliori funzionalità articolari e muscolari dopo un incidente o un trauma sportivo, ma anche svolgere un’efficace azione di prevenzione verso alcune forme di patologie o curare problemi cronici senza il bisogno di medicinali. Cosa si fa in acqua?
La riabilitazione fisioterapica, cioè:
- si curano fratture o distorsioni
- si recupera la mobilità dopo incidenti
- si completa la guarigione dopo interventi chirurgici o di ricostruzione di legamenti o tendini
- si allevia e combatte l’osteoporosi avanzata
Ma si può anche:
- curare il mal di schiena, le sciatalgie e le lombalgie
- alleviare dolori causati da ernie o patologie della colonna vertebrale
- aiutare in terapie di cura per l’obesità
- migliorare l’equilibrio e la tonicità muscolare di persone anziane, che in questo modo evitano rischi di caduta o di traumi legati all’invecchiamento
- completare l’allenamento degli atleti, che evitano così lesioni da sovraccarico
- recuperare il benessere e la flessibilità per soggetti abituati a lavori sedentari e scarsa attività fisica
E la notizia migliore è che non è necessario saper nuotare per fare nessuna di queste attività! Le piscine fisioterapiche normalmente non superano il metro e venti di profondità e, in ogni caso, esistono attrezzi che aiutano galleggiamento ed esercizi.
5 aspetti da non sottovalutare
Prima di correre a prenotare la tua seduta di fisioterapia in acqua, ricorda però di considerare questi cinque aspetti, che renderanno tutto più efficace:
- verifica la temperatura dell’acqua —> deve essere attorno ai 30-32 gradi per permettere alla muscolatura di rilassarsi nel modo corretto
- promettiti costanza —> se è vero che i primi benefici si sentono praticamente subito, per un miglioramento duraturo devi considerare di seguire un percorso che non si limiti a poche settimane
- informati su chi seguirà le tue sedute (che siano di gruppo o individuali) —> affida il trattamento della tua patologia, almeno in una prima fase, a un fisioterapista
- questo punto è legato al precedente, perché ti consigliamo di personalizzare il tuo percorso terapico —> se ti seguirà un fisioterapista, sarà lui a indicarti quali esercizi vanno meglio per te
- abbina altri trattamenti —> la ginnastica in acqua è molto utile, ma esistono altre attività naturali in grado di potenziarne l’effetto. Un esempio? La biorisonanza magnetica, che grazie alle sue onde riequilibra tutto l’organismo
Adesso sai proprio tutto: indossa costume e cuffia, l’acqua ti aspetta!
PS: anche noi offriamo il servizio di fisioterapia in acqua, nella piscina riscaldata di via Montereale a Pordenone. Informati qui: Servizi/Attività di riabilitazione e fisioterapia